Pseudonimo di
Juana de Asbaje y
Ramírez. Poetessa messicana. Damigella di compagnia della moglie del
viceré, si distinse fin da giovanissima negli studi filosofici e
umanistici. Successivamente si ritirò nel convento di S. Girolamo a
Città del Messico. Le sue opere, che vengono considerate una delle basi
della letteratura ispano-americana creola, comprendono poesie preziose e
sentimentali, alcuni drammi, innumerevoli
autos sacramentales, ma pure
una commedia di cappa e spada (
Gli impegni di una casata) e una commedia
mitologica (
Amor es más laberinto) scritta con lo scrittore
messicano Juan de Guevara. Ricordiamo, inoltre, l'autobiografica
Risposta
all'illustrissima sor Filotea de la Cruz, in cui si difendeva dalle accuse
mosse nei suoi confronti dal vescovo Vieyra di dedicarsi eccessivamente alla
letteratura profana (San Miguel Nepantla 1651 - Città del Messico
1695).